Una delegazione di TIG si è incontrata con il
Dottor Micozzi e la sua equipe medica presso il distretto sanitario 2 di
Porto San Giorgio. Scopo dell’incontro era quello di valutare lo stato del
progetto finanziato da Tig tra il 2011 ed il 2012, ascoltando le testimonianze
dei vari psicologi, logopediste e dottoresse che hanno iniziato a far uso dei
pc ricevuti. Dei 5 computer donati all’Asur, 3 si trovano si trovano presso
l’ospedale di Porto San Giorgio e 2 presso l’ospedale di Montegiorgio.
Grazie all’introduzione dei pc tutto il personale ha beneficiato di una maggiore efficienza nelle proprie procedure lavorative (percorso diagnostico, compilazione delle relazioni mediche, emissione delle certificazioni ed invio delle documentazioni alle scuole dove i bambini con “bisogni educativi speciali” vengono seguiti secondo il percorso ritenuto più appropriato). Un importante risultato è stato che la lista di attesa per i servizi di assistenza logopedistica è stata decisamente ridotta nonostante il continuo ampliamento della zona territoriale di competenza che i medici si trovano a dover coprire su direttive della regione Marche. La visita è stata anche l’occasione per ascoltare racconti sulle loro attuali esperienze di casi di bambini con gravi difficoltà, e per parlare della possibilità di fornire ulteriore supporto all'equipe.
Grazie all’introduzione dei pc tutto il personale ha beneficiato di una maggiore efficienza nelle proprie procedure lavorative (percorso diagnostico, compilazione delle relazioni mediche, emissione delle certificazioni ed invio delle documentazioni alle scuole dove i bambini con “bisogni educativi speciali” vengono seguiti secondo il percorso ritenuto più appropriato). Un importante risultato è stato che la lista di attesa per i servizi di assistenza logopedistica è stata decisamente ridotta nonostante il continuo ampliamento della zona territoriale di competenza che i medici si trovano a dover coprire su direttive della regione Marche. La visita è stata anche l’occasione per ascoltare racconti sulle loro attuali esperienze di casi di bambini con gravi difficoltà, e per parlare della possibilità di fornire ulteriore supporto all'equipe.
